CONTRATTI A TERMINE
- Il termine massimo di utilizzo dei contratti a termine passa da 36 a 24 mesi.
- Il numero delle proroghe possibili scende da 5 a 4.
- Con l’eccezione del primo, i contratti a tempo determinato devono riportare obbligatoriamente una causale che può rientrare tra tre opzioni: ragioni oggettive o sostitutive; per incrementi imprevisti dell’attività, o per picchi di attività e attività stagionali.
- La contribuzione dovuta aumenta di uno 0,5% ad ogni rinnovo.
- Ai contratti di lavoro in somministrazione si applicano le stesse regole sia in termini di durata che di percentuale di assunti a termine sul totale che di incremento contributivo.
- Il termine per l’impugnazione del contratto da parte del dipendente sale da 120 a 270 giorni.
- Le nuove disposizioni saranno applicabili ai nuovi contratti e ai rinnovi a partire dalla data di entrata in vigore del decreto.
LICENZIAMENTI
Il licenziamento senza giusta causa per i contratti a tutele crescenti del Jobs Act richiederà un indennizzo da part del datore di lavoro al lavoratore che arriva a 36 mensilità nelle aziende sopra i 50 dipendenti. L’indennizzo minimo dovrebbe salire da 4 a 6 mensilità.
DELOCALIZZAZIONE E INCENTIVI 4.0
- Le aziende che ricevono qualsiasi tipo di aiuto di stato devono restituirlo se delocalizzano, sia in Europa che fuori, entro 5 anni dal momento della fruizione dell’incentivo con interessi maggiorati fino a 5 punti percentuali e sanzioni da 2 a 4 volte l’importo ricevuto.
- Revoca anche per le imprese che, senza delocalizzare l’impianto, riducono l’occupazione nelle unità interessate dal contributo. In questa bozza non è specificata la soglia minima di licenziamenti né il momento dell’entrata in vigore.
- Iper-ammortamento e super-ammortamento saranno revocati anche per la cessione dei macchinari acquistati con le agevolazioni di Industria 4.0.
- Gli acquisti di attività immateriali (come i brevetti) infragruppo non rientrano più nel credito di imposta, già da quest’anno.
DIVIETO DI PUBBLICITÀ GIOCHI E SCOMMESSE
La disposizione pone il divieto della pubblicità di giochi o scommesse con vincite in denaro, in considerazione delle rilevanti dimensioni che tale pratica ha assunto nel nostro Paese con conseguente aumento del rischio soprattutto per i soggetti più vulnerabili di una dipendenza socio- economica con veri e propri effetti patologici, che si riflettono sul soggetto con gravi disagi per la persona, compromettendo l’equilibrio familiare, lavorativo e finanziario comportando un aumento dell’indebitamento e quindi con un più facile assoggettamento a prestiti usurari.
REDDITOMETRO
In merito alle Disposizioni in materia di accertamento sintetico e redditometro è stata previsto l’aggiornamento dello strumento di accertamento del reddito delle persone fisiche, possa emanare il decreto che individua gli elementi indicativi di capacità contributiva dopo aver sentito l’ISTAT e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori per gli aspetti riguardanti la metodica di ricostruzione induttiva del reddito complessivo in base alla capacità di spesa ed alla propensione al risparmio dei contribuenti. Invece, il decreto ministeriale il 16 settembre 2015, attualmente vigente non ha più effetto per i controlli ancora da effettuare sull’anno di imposta 2016 e successivi.
SPESOMETRO
Con specifico riferimento alle comunicazioni dello spesometro relativo al terzo trimestre del 2018, il decreto prevede che potrà essere trasmessi telematicamente all’Agenzia delle entrate entro il 28 febbraio 2019, anziché entro il 30 novembre 2018.
Per coloro che optino per l’invio a cadenza semestrale, i termini sono fissati rispettivamente al 30 settembre del medesimo anno per il primo semestre e al 28 febbraio dell’anno successivo per il secondo semestre.
SPLIT PAYMENT
Si prevede l’abolizione dello split payment per le prestazioni di servizi rese alle PA dai professionisti i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta o a titolo di acconto ai sensi dell’articolo 25 del DPR 600/1973.