Addio sostegno all’autoimprenditorialità. Al suo posto arriverà «Nuove imprese a tasso zero». Rilevanti saranno le novità della misura, che finalmente si rivolgerà non solo ai giovani fino a 35 anni, ma anche alle donne indipendentemente dall’età. Inoltre si estenderà all’intero territorio nazionale e non prevederà più l’erogazione di contributi a fondo perduto, ma solo la concessione di mutui agevolati a tasso zero, per investimenti fino a 1,5 milioni di euro (per singola impresa).
TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO
Mutui a tasso zero, per investimenti fino a 1,5 milioni di euro per singola impresa, fino a un massimo del 75% della spesa ammissibile.
Il finanziamento dovrà essere restituito in otto anni e dovrà essere assistito dalle garanzie previste dal codice civile e da privilegio speciale. L’impresa beneficiaria avrà, inoltre, l’obbligo di dimostrare la copertura del 25% dell’investimento complessivo con mezzi propri o finanziamenti di terzi.
SOGGETTI BENEFICIARI
Imprese in forma societaria:
– in possesso del requisito della prevalente partecipazione da parte di giovani tra i 18 e i 35 anni o di donne;
– costituite da non più di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda;
– di micro o piccola dimensione (fino ad un massimo di 15 dipendenti).
Possibilità di presentazione della domanda di agevolazione anche da parte di persone fisiche non ancora costituite in forma societaria, fermo restando l’onere per le stesse di costituzione entro ristretti termini (45 giorni) dalla data di comunicazione del positivo esito delle verifiche istruttorie sul merito del piano d’impresa presentato in sede di domanda.
PROGETTI AMMISSIBILI
Saranno ammesse alle agevolazioni le iniziative relative:
– alla produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli,
– all’erogazione di servizi in qualsiasi settore;
– commercio e al turismo;
– agli ulteriori settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile (fruizione dei beni culturali e innovazione sociale).
SPESE AMMISSIBILI
Rientrano tra le spese ammissibili: suolo aziendale, fabbricati e opere murarie, macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici e servizi per l’ITC, brevetti, licenze e marchi, consulenze specialistiche. Saranno finanziabili anche i costi sostenuti per la formazione specialistica dei soci e dei dipendenti.
RIMBORSO
Ai fini del rimborso è previsto un piano di ammortamento con rate semestrali costanti posticipate, la cui decorrenza è fissata in data successiva all’ultima erogazione del finanziamento, in un’ottica particolarmente favorevole al beneficiario.
Per contro, l’impegno alla puntuale restituzione da parte del beneficiario è rafforzato dalla previsione sanzionatoria dell’applicazione di interessi moratori e, nel caso di inadempimento protratto per oltre un anno, dalla stessa revoca del beneficio.
EROGAZIONE INCENTIVI
L’erogazione delle agevolazioni, che avvengono in ogni caso in non più di tre stati di avanzamento lavori (Sal), può essere effettuata in due modalità differenti:
a) in una prima modalità, le erogazioni sono effettuate sulla base di fatture quietanziate. Al fine di assicurare massima flessibilità al meccanismo, è consentito, altresì, di richiedere l’erogazione di una prima quota di agevolazione, non superiore al 25% delle agevolazioni concedibili, a titolo di anticipazione, a fronte della presentazione da parte del richiedente di idonee garanzie;
b) la seconda alternativa modalità di erogazione consente le erogazioni sulla base di fatture non quietanzate e si avvale di un conto corrente bancario vincolato per il pagamento ai fornitori dei beni agevolati, aperto da banche aderenti ad una apposita convenzione da stipularsi tra MiSe, Invitalia e Abi.