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Nel caso di specie, un commerciante ambulante ha proposto ricorso contro gli avvisi di accertamento del Comune di Ariano Irpino, che aveva rettificato arbitrariamente l’area occupata da mq 20 a mq 46.
Il commerciante ha chiesto le opportune spiegazioni al Comune, il quale non ha fornito nessuna risposta se non che la richiesta era stata girata alla società concessionaria della riscossione, dalla quale però non è giunta nessuna comunicazione.
I giudici di prime cure hanno accolto tutti i ricorsi del contribuente, in quanto gli avvisi di accertamento sono privi della benché minima motivazione che possa far comprendere i motivi della rettifica.
Inoltre il Comune di Ariano Irpino è stato condannato al pagamento delle spese di giudizio per un totale di 800 euro, un importo maggiore rispetto alle maggiori somme pretese.
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